martedì 2 febbraio 2016

Scintilla? Chi va là?

Allora.
Sono obesa, ciau.
Quindi non ne posso più di essere così, e aspetto da sempre un miracolo, del tipo:

Mi sveglio una mattina, mi stiracchio dolcemente, alzo le coperte e scopro di essere un fuscello. Così, un po' tanto sorpresa e scioccata, vado dai miei amici e familiari a raccontare l'accaduto. 
-Sono magra!-
-Perché, sei mai stata grassa?-
A quel punto i miei occhi brillano di una luce nuova, piango di gioia e scopro di aver vissuto in un incubo, fin troppo duraturo per i miei gusti. 
Fine.

Fin dalla tenera età sono sempre stata un po' rotondetta.
A tredici anni sono ingrassata di ben 30 kg nel giro di un anno, tanto che la mia professoressa, preoccupata, chiamò i miei genitori.
Il perché? Ho cominciato a sfondarmi letteralmente lo stomaco di dolci e patatine. A volte sola, a volte con le mie amiche. Il perché invece di tutto questo? Non lo so. Ho sempre nascosto tutto ai miei genitori. La plastica, o la roba che avanzava durante l'abbuffata, la nascondevo in dei punti della mia stanza dove sapevo non sarebbero mai andati a frugare. E quando la notte stavo sveglia più del dovuto sapevo dove trovare una delle mie barrette al cioccolato e caramello. Avevo persino trovato il modo di scartare la confezione senza far rumore. Mi sentivo una specie di "ladra". Tutto aveva un nascondiglio, tutto aveva un piano ben preciso. Sapevo quando andare a comprare la roba, da dove prendere i soldi, con chi condividerla, dove nasconderla, dove mangiarla e come mangiarla. Mi sentivo sporca, ma continuavo a farlo, anzi, continuo a farlo.
Un giorno mia madre trovò tutte le carte, le confezioni intere di barrette finite, di merendine, patatine, Nutella, e quant'altro.
Si arrabbiò.
Smisi di comprare cibo a sua insaputa.

Ma è esistito un giorno in cui ho sentito quella scintilla di cui parlano molti. E' nata da dentro, e per sbaglio mi son sentita rinata. Da allora ho cominciato un percorso con una nutrizionista.
Ho perso 20 kg.
Li ho ripresi (anche di più).
E ora mi ritrovo qui.
Mi ritrovo, dopo tanto, con la voglia di ricominciare qualcosa. Non so se parlarvi di scintilla, ma è più la voglia di lottare che mi da la forza.
Venerdì sono stata da Naturhouse con mio padre. Quindi ora "seguo" una specie di schema, di quello che posso e non posso mangiare, e la quantità di quante volte posso mangiare determinate cose durante la settimana. In più mi hanno dato delle fiale diuretiche da mettere nell'acqua.
Vi aggiornerò quindi  martedì sulla visita che andrò a fare, e se avrò perso qualcosa.
Ora, non so quanto sia giusta o sbagliata, il punto è che provo anche questa, che a quanto mi sono informata è abbastanza valida. Chiedo solo una cosa: Destino, porca puttana, sii clemente almeno stavolta, grazie.

Ok, passo e chiudo.

(Man mano racconterò più dettagli e tutto il mio percorso. Stay tuned.)

5 commenti:

  1. Cara Alana,
    sei molto coraggiosa (te l'ho già detto!). Io la "scintilla" non l'ho ancora mai sentita, nonostante io abbia evidentemente bisogno di perdere peso...Forse l'ho sentita, ma testarda come sono, magari mi sono mangiata anche quella! Stai tranquilla che andrà bene!!
    Un bacione!

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    1. Cara Veronica, non sono sempre stata coraggiosa. Tante volte mi faccio prendere dalla paura di osare, e divento codarda. Non so se sia scintilla, ma sicuramente è voglia di cambiare. Dopo un po' ci si stanca di vivere nel solito punto fermo.
      Un grande abbraccio!

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    2. Cara Veronica, non sono sempre stata coraggiosa. Tante volte mi faccio prendere dalla paura di osare, e divento codarda. Non so se sia scintilla, ma sicuramente è voglia di cambiare. Dopo un po' ci si stanca di vivere nel solito punto fermo.
      Un grande abbraccio!

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  2. Quando inizi un percorso del genere ti devi porre un obiettivo? Uno di peso? Uno di felicità? Perchè si inizia e cosa si vuole ottenere? E finchè non lo si ha ottenuto ci si sente fallite o si riesce tranquillamente a gioire dei passi avanti?
    Credo sia il percorso più difficile, devastante, ma anche quello che può dare più soddisfazioni.
    Non pretendere troppo da te stessa e non volere tutto subito, più li perdi con calma meno probabilità hai di riprenderli.
    Il cambiamento sarà fisico, ma alla fine ti accorgerai che sarà soprattutto mentale, ed è quella la parte più difficile.
    (Se riesci ad abbinarci anche un po' di attività fisica, è l'ideale)
    Continua così! In bocca al lupo.

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    1. Cara Chiara, come hai detto tu il cambiamento è fisico ma soprattutto mentale. Io dico sempre che se non parte dalla testa, non può funzionare. E' un percorso lento e arduo, ma uno con un po' di speranza e volontà può farcela. Speriamo solo che la mia mente smetta di danneggiarmi, così da lasciare spazio alla voglia di migliorare.
      Grazie mille e...crepi!

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